Privacy

Questo blog utilizza solo strumenti di Google, non sono presenti software, app, plugin o altro di fornitori terzi. Non vengono raccolti dati personali dall'autore del blog. Possono essere inseriti, in alcuni post, link di affiliazione.

This blog uses only Google tools, there are no software, apps, plugins or other things of third-party providers. Personal data is not collected by the blog author. Affiliate links may be included in some posts.

lunedì, agosto 27, 2012

1^ giornata di Serie A. La cronaca delle partite più belle.

Fiorentina - Udinese 2-1
Udinese rivoluzionata rispetto a quella della sfida con il Braga, con Di Natale e Fabbrini in panchina. Fiorentina con Aquilani messo da parte per un leggero infortunio, ma con Borja Valero in cabina di regia.
Fa molto caldo. L'Udinese regge un tempo e va in gol con Maicosuel.
Inizia bene l'Udinese con Muriel che in area di rigore non riesce però a dare potenza al tiro. Prima facile parata per Viviano. Risponde altrettanto bene la Fiorentina quando uno scambio Pizarro (altra grande novità!) - Ljalic impegna Brkic (anche lui, uno nuovo), ma il tiro è centrale. Ancora la Viola che con Romulo mostra di crederci: bel tiro dalla distanza di poco fuori. Ma per segnare bisogna essere precisi, proprio come il nuovo arrivato Maicosuel, 26enne brasiliano, che imbeccato da Muriel corre centralmente verso la porta, anche grazie ai difensori addormentati, e calcia verso il palo alla sinistra di Viviano. Palo-gol!
Il secondo tempo inizia con una Fiorentina in grande spolvero, si nota lo scambio, ancora una volta, fra Pizarro e Ljalic che da fuori area, si gira facendo ubriacare un avversario, e tira una staffilata deviata in corner dal portiere. Ancora lui, gran tiro dal limite dell'area: fuori ma non di molto. L'Udinese è scomparsa, sta lì dietro ma non riesce neanche a difendere: cross dalla sinistra, Jovetic controlla, palleggia, tira e, complice una deviazione, fa gol spiazzando il portiere per un meritato pareggio.
Poi entra Hamdaoui (arrivato dall'Ajax) e cerca di creare scompiglio per due volte in area. Ma ad impensierire di più i friulani è Pasqual che con un tiro a giro su punizione centra il palo. Subito dopo Jovetic fa il 2° gol: ingresso in area dalla sinistra, doppio passo, mira e piazza la palla nell'angolino basso opposto. Il calore di Firenze è fragoroso!

Juventus - Parma 2-0
E' un Parma spuntato e con poca qualità, mentre la Juventus s'è rinforzata con Asamoah e Giovinco (che ha deluso per aver perso alcuni contrasti e sbagliato passaggi anche facili) in questa gara titolari.
Inizia subito all'attacco la squadra di casa con una punizione di Pirlo dalla fascia sinistra che calcia verso la testa di Vucinic che spizza la palla tentando un pallonetto, ma finisce poco sopra la traversa toccando la rete esterna. Dopo qualche minuto, dalla destra il pallone va verso il centro dove c'è Vucinic, da lui a Lichtsteiner che veloce entra e prova a scavalcare Mirante, ma viene steso da questo: per alcuni il rigore non c'è per via del fuorigioco del trenino svizzero, per l'arbitro invece sì. Del tiro se ne incarica Vidal ma calcia male e il portiere, che a dir la verità non è rimasto sulla linea ma è avanzato di molto, para facilmente.
Ancora la Juve che domina in attacco, Giovinco passa a Vucinic che corre verso la porta dal lato sinistro e tenta un colpo sotto, un mezzo cucchiaio, anzi un mezzo cucchiaino sterile che finisce a lato. Giovinco si accentra dalla destra, supera in veloce un difensore e calcia, ma sbilanciato non riesce a trovare nè potenza nè soprattutto angolatura. Vucinic tenta un altro numero, cosa che purtroppo lo rende ultimamente poco concreto sotto porta: imbeccato da Giovinco sulla fascia destra, si avvicina all'area quando, facendo finta di passarla al centro, tenta un tiro in porta che avrebbe sorpreso Mirante se non fosse terminato leggermente alto.
Anche nel secondo tempo c'è solo la Juve, prima con Vidal su assist di Asamoah, fuori, poi con Vucinic che, ancora una volta, prova a segnare anzichè passarla ad un Marchisio in mezzo all'area completamente solo! Ma ecco finalmente il gol: Asamoah sulla fascia sinistra si beve in velocità Rosi e la butta in mezzo dove nel vero senso del termine spunta Lichtsteiner che infila il portiere avversario. Primo gol alla prima di campionato, contro il Parma, dello svizzero, proprio come l'anno scorso. Una manciata di minuti dopo ed ecco che Pirlo su punizione, conquistata da Giovinco, calcia flebilmente il pallone, mossa che però sorprende Mirante costretto a pararlo soltanto quando questo varca la linea, anche se tenta di mostrare il contrario ad avversari e arbitri. E' necessario il parere del giudice di porta per sancire il gol del meritato raddoppio bianconero. Verso il finale c'è la tardiva reazione del Parma con due incursioni di Biabiany e un doppio tiro (Ninis prima e Gobbi poi) con doppia strepitosa parata di Storari.

Milan - Sampdoria 0-1
Partita inizialmente equilibrata, con un Milan che però a differenza degli scorsi anni ha un palleggio peggiore, che si sblocca nel secondo tempo quando durante un corner, un difensore della Samp, Andrea Costa, la infila di testa. Subito dopo il Milan si sveglia e va all'arrembaggio ma non riesce ben tre volte con Boateng (tiro centrale; stupendo tiro con l'esterno del destro che si infrange contro un palo a Romero ormai battuto; colpo di testa potente ma non angolato), poi con Yepes (colpo di testa respinto dal portiere sul palo e poi parato con qualche brivido) e Flamini (mischia in area, mira nel sette ma viene respinto).

Pescara - Inter 0-3
Complice la squalifica di Palacio, ecco Cassano dal primo minuto. Coutinho in panchina.
Il Pescara parte forte (incursione di Caprari, poi ecco quella di Weiss ammonito per simulazione e infine tiro di Caprari da fuori area su punizione che finisce poco sopra la traversa, ma che comunque era centrale) e vorrebbe che l'Inter continui con la sua classica sconfitta nella prima di campionato, ma dopo cinque anni torna alla vittoria. Dopo gli arrembaggi del Pescara, ecco però l'Inter con Zanetti che scarica su Milito che dalla destra fa parte un passaggio rasoterra che termina dall'altra parte dell'area dove trova un solitario Sneijder che la butta dentro a porta sguarnita. Dopo 2' ancora l'olandese che, con un semplice passaggio in profondità, fa fuori 3-4 difensori abruzzesi e trova un Cassano sul filo del fuorigioco che regala un prezioso assist a Milito che realizza un facile gol.
Dopo 2 gol interisti, contropiede che viene sfruttato parzialmente sempre da Caprari che tira un diagonale rasoterra che sfiora il palo lontano e, subito dopo, colpo di testa di Cascione che ha fatto venire un brivido agli interisti, vista la potenza e l'angolazione.
Nel secondo tempo l'Inter crea buone occasioni grazie al suo palleggio, ai suoi fraseggi, ma non vengono sfruttate da Guarin (1) e Milito (2). L'argentino però sa come farsi perdonare, infatti dona dalla fascia destra, a Coutinho, entrato al posto di Cassano, il pallone del 3 a 0.

Palermo - Napoli 0-3
Il Palermo ci ha abituato a grandi partite anche in senso negativo. Il Napoli, senza Zuniga e Pandev, ha mostrato comunque grandi doti, e grazie a degli scatenati Hamsik e Cavani che fa un gol facile facile, ma che poteva realizzare una strepitosa tripletta (inizia con un tunnel, dribbling secco e tiro "parato" da un difensore; prosegue con una traversa colpita a porta vuota su assist di Maggio; finisce con un gol facile, anche qui servito da Maggio ma in maniera più semplice, con un pallone più lento), vince alla grande. Il Palermo invece entra nell'area avversaria solo grazie alle palle inattive (lanci su punizione), e si fa notare nel primo tempo con un bel tiro basso di Miccoli, però da fuori area e che termina poco distante dal palo alla destra di De Sanctis, e nel secondo tempo quando sempre Miccoli calcia potenta da posizione angolata, con tiro deviato all'ultimo da un difensore che manda la palla sull'esterno della rete.

Roma - Catania 2-2
Non poteva che finire in pareggio una sfida fra una squadra che con Zeman punta tutto sull'attacco e l'altra che fa del contropiede la sua arma migliore, anche se a dire la verità i lupacchiotti son sembrati ancora "imballati".
La Roma si trova per due volte in svantaggio, forse complice l'emozione nel trovarsi di fronte ad un pubblico così caldo come ultimamente non è mai stato. Il Catania dopo due occasioni (gran tiro su punizione di Almiron, lo specialista, che sfiora il palo; punizione di Lodi un po' alta), sfrutta la terza: ancora Almiron su punizione, palla deviata che finisce a Marchese che da solo di fronte a Stekelenburg lo fa secco spiazzandolo con un tiro a giro d'interno destro. C'è il fuorigioco, ma non viene fischiato. La Roma al momento non fa preoccupare troppo il Catania, le sue azioni si concludono con un nulla di fatto, mentre Barrientos del Catania si trova solo a tu per tu col portiere ma gliela butta fra le braccia. Idem poco dopo col veloce Gomez il cui tocco non riesce a scavalcare il portiere, dopo un triangolo al limite dell'aria con Barrientos che gli consente di superare in velocità i difensori romanisti.
Il secondo tempo è il tempo di Osvaldo. Dopo una punizione stupenda di Lamela, grazie alla quale si guadagna un calcio d'angolo per la deviazione del portiere, realizza un traversone dalla fascia destra sfruttato non totalmente da Osvaldo che di testa centra un palo. Dopo la mossa dello scorpione (tuffo in avanti con colpo di tacco volante) che fa terminare la palla alta sulla traversa, ecco la spettacolare rovesciata dal lato sinistro dell'area che fa venir giù lo stadio, una volta che il pallone è entrato alla sinistra del portiere (una diagonale potentissima). Da applaudire anche il lancio delicato di De Rossi dalla distanza.
Dopo 10 minuti riparte il Catania in contropiede: Gomez si invola sulla fascia sinistra in completa solitudine e trafigge facilmente Stekelenburg. Esce Totti, non s'è visto molto, ed entra il 18enne Nico Lopez che al 91', imbeccato da Bradley con un lungo lancio molto preciso, supera, palleggiando, un difensore e scarica in rete dal lato sinistro con tiro potentissimo e ravvicinato, per questo impossibile da parare. Ma non finisce qui, infatti il Catania può anche vincere, se non fosse che Castro preferisce tentare un pallonetto che centra la traversa..

Nessun commento: