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sabato, febbraio 11, 2017

NESSUNA PIETA' PER L'AMICO DI TEVEZ

Vero, di primo acchito può sembrare stupido provare pietà.

Alla fine si tratta di un giovane criminale.

Ma è colpa sua?

Colpa sua l'essere nato in quartiere poverissimo e malfamato, pieno di gang criminali?

L'ambiente ci plasma, ci forma, ci fa diventare quel che vuole lui e quindi ciò che siamo dipende in larga percentuale da esso.

La colpa la sappiamo tutti di chi è: degli Stati, dei governi, delle istituzioni, dei potenti, degli industriali che godono a dividere la massa, il popolo, nell'avere poveri da aiutare costantemente con pochi spiccioli per sentirsi più buoni, in maniera tale da tenerli buoni e comunque poter continuamente sfruttarli per la bassa manovalanza o per chiedere milioni di dollari di aiuti a Stati ricchi stranieri, soldi che gireranno tra cooperative, enti, furbetti e criminali vari.

Se uno nasce povero, in questo caso poverissimo, ha ben poche speranze di migliorare la propria situazione.
E anche se ci dovesse mai riuscire, tutti gli altri rimarrebbero dei poveri disperati abbandonati al loro tetro destino fin dal loro primo vagito in questa sciagurata terra o Terra che di si voglia.

Prima di colpevolizzare un ragazzino, sarebbe giusto badare a cosa noi facciamo per farli vivere meglio, affinché non diventino criminali.

Cosa facciamo?
NIENTE.

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